I maggiori problemi dei bambini e ragazzi con la Sindrome di Asperger riguardano l’area della socializzazione, da piccoli cercano di evitare le interazioni sociali, non riescono a sostenere una conversazione semplice, non ripetitivi, bizzarri e necessitano di una ruotine sempre uguale, non amano i cambiamenti, sono iperattivi, si interessano a un particolare interesse o oggetto.
Con l’inserimento a scuola questi bimbi iniziano a mostrare interesse verso gli altri compagni ma difficilmente riescono a fare amicizia e a mantenerla, questi ragazzini vengono spesso presi in giro.
Quello che è importante per un educatore professionale con lavora con questi bimbi un po’ speciali è capire che questi bambini percepiscono in modo diverso dal nostro, è per questo che si comportano in maniera differente.
COME INTERVENIRE?
Educazione motoria per limitare la goffaggine.
Apprendimento delle regole sociali con l’utilizzo di role playng e teatro, per quanto riguarda lo sviluppo della socializzazione coi coetanei favorire il rapporto uno a uno, è bene cercare di partire dalle abilità speciali di questi ragazzi per aiutarli ad essere accettati dai compagni ed integrati.
Apprendimento delle abilità nell’autonomia come per esempio prendere l’autobus.
Cercare di non cambiare la routine poiché i cambiamenti creano ansia.
Fornire al bambino regole spiegate in modo semplice e chiaro con il supporto di foto, disegni, schemi, cartelloni, la spiegazione deve essere completa e aiutata da un supporto visivo, la visualizzazione è un aiuto molto utile.
Anticipare eventuali situazioni per evitare scontri e crisi.
Utilizzare premi e rinforzi positivi.
Mi sembra interessante inserire in questo post delle frasi scritte da un bambino di 10 anni con Sindrome di Asperger, tratte dal libro “Dicono che sono Asperger” di Paolo Cornaglia Ferraris, Erickson io sento diverso.
“Io non credo di avere un disturbo e anzi credo che il disturbo ce l’abbiano gli altri!”
“A me piace andare nella stessa pizzeria e non in quelle nuove, a me piace andare in piscina basta che non si cambi il giorno, non vedo perché i nomi delle pizze debbano cambiare, io mi agito”.
“Sono diverso”.
“Non mi piace il rumore”.
“Le regole sociali sono delle gran scocciature, sono strane e non vedo perché devo rispettarle, non le capisco”.
“Io non so leggere tra le righe perché tra le righe non c’è scritto proprio nulla”.
“La cosa più tremenda nello sport è la squadra”.
“Quello che non mi piace della scuola sono gli altri bambini”.
Secondo me queste frasi scritte da un bambino affetto dal disturbo fanno capire veramente cosa provano, io ho conosciuto dei ragazzi con al Sindrome di Asperger e ho fatto una riflessione, non sono sempre come vengono descritti nel manuali di diagnosi, quello che mi è rimasto più impresso è il fatto che nei libri scrivono che questi ragazzi non hanno senso dell’umorismo ecc invece questo ragazzo io l ‘ho visto ridere al momento giusto.
Anche tu come gli altri e ragazzi e bambini un po’ speciali conosciuti in questi anni sei nel mio cuore
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